Autotrasporti: il tachigrafo

Autotrasporti: il tachigrafo

Il tachigrafo è uno strumento che registra la velocità, i tempi di guida e di riposo, i percorsi e i dati tecnici dei veicoli adibiti al trasporto di merci o persone su strada. Può essere analogico o digitale, ma dal 1° maggio 2006 è obbligatorio installare il tachigrafo digitale su tutti gli autoveicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate e su tutti gli autobus con oltre 9 posti, conducente incluso, circolanti nell’area comunitaria europea. Dal 21 agosto 2023 sarà obbligatorio installare la nuova versione del tachigrafo digitale intelligente sui veicoli di nuova immatricolazione che effettuano trasporti transfrontalieri. Il tachigrafo permette di controllare il rispetto delle norme in materia di sicurezza stradale, di tutela ambientale e di concorrenza leale nel settore dell’autotrasporto. Esso, infatti, consente di verificare il tempo di guida e di riposo dei conducenti, prevenendo il rischio di incidenti dovuti alla stanchezza o alla distrazione. Il tachigrafo, inoltre, consente di monitorare il consumo di carburante e le emissioni di CO2 dei veicoli, incentivando una guida più efficiente ed ecologica. Consente anche di contrastare l’abusivismo e il cabotaggio stradale, registrando l’avvenuto passaggio di frontiera e la posizione del veicolo al carico e scarico della merce. È perciò uno strumento indispensabile per garantire la sicurezza, la qualità e la legalità del servizio di trasporto su strada, a beneficio dei conducenti, degli operatori e dei clienti. Richiede però, una corretta installazione, manutenzione e utilizzo da parte delle imprese e dei conducenti, che devono essere adeguatamente formati e istruiti sulle sue funzionalità e sulle sue normative.

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